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YUL > HUMAN RIGHTS  > L’URGENZA DI ADOTTARE MISURE PER FARE PRENDERE COSCIENZA AI CITTADINI DEL MONDO DELL’EQUILIBRIO FRA LA PARTE RAZIONALE E UMANA, PER LA CONVIVENZA SOCIALE IN QUESTA NOSTRA CASA COMUNE, LA TERRA: YULHMA V. BALDERAS ORTIZ.

L’URGENZA DI ADOTTARE MISURE PER FARE PRENDERE COSCIENZA AI CITTADINI DEL MONDO DELL’EQUILIBRIO FRA LA PARTE RAZIONALE E UMANA, PER LA CONVIVENZA SOCIALE IN QUESTA NOSTRA CASA COMUNE, LA TERRA: YULHMA V. BALDERAS ORTIZ.

L’URGENZA DI ADOTTARE MISURE PER FARE PRENDERE COSCIENZA AI CITTADINI DEL MONDO DELL’EQUILIBRIO FRA LA PARTE RAZIONALE E UMANA, PER LA CONVIVENZA SOCIALE IN QUESTA NOSTRA CASA COMUNE, LA TERRA 

di Avv. Yulhma V. Balderas Ortiz
Dottore di ricerca in Diritto pubblico, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

La presente considerazione si riferisce all’urgenza di adottare misure per fare prendere coscienza ai cittadini del mondo dell’equilibrio fra la parte razionale e umana, che permetta la loro convivenza sociale in questa nostra Casa Comune, la Terra, che fra l’altro, in questa stagione di profonda trasformazione e transizione dovuta a diversi contesti, quali la crisi economica – finanziaria e geopolitica a livello globale, in cui gli esseri umani sono chiamati a decidere quale strada del bivio imboccare e percorrere.

Non di rado, si rischia di destinare ciò che è ovvio al reame dell’oblio; lo si dà talmente per scontato da ritenere che debba verificarsi come ordine naturale delle cose, a prescindere dal proprio contributo attivo.

«E così, da consuetudine si trasforma in rarità, in eccezione: è ovvio che collaborare permetta agli esseri umani di vivere in armonia, eppure in prevalenza si compete; è certo che convenga comprendere tanto le più profonde aspirazioni quanto l’essenza della realtà variegata e multiforme in cui sono immersi, eppure in larga misura vengono ignorate e molto spesso temute; è ovvio che scoprire il potenziale di sé stessi e metterlo a frutto per il bene proprio e della collettività porti a maggiori benefici rispetto all’oscurarlo ed al mortificarlo, eppure ci si ritrova spesso a sopravvivere faticosamente e con pochi entusiasmi, occupandosi di questioni di routine per cui non si prova quasi neanche il minimo interesse. È questione di carattere, o, come direbbero i greci, di ethos: si può decidere di nobilitarlo oppure di imbarbarirlo».47

Oggi, purtroppo, incontriamo ovunque, in ogni parte della Comunità Internazionale, cittadini del mondo che «si sentono delle marionette, che non sanno chi sia a muovere i fili, se il bene o il male, se l’amore o l’odio. Infatti, vediamo purtroppo cittadini del mondo che si sentono marionette senza volto, senza età, con destini fatali con una stessa verità: la depressione! Cittadini del mondo che sono marionette, perché per loro è troppo presto per capire e per morire, perché, quel presto, non sanno quando arriverà! Cittadini del mondo che sono marionette perché i loro fili sono mossi da genitori, famigliari o società squilibrate da far pietà! Cittadini del mondo che sono marionette perché il progresso gioca, contro la loro ingenuità! Cittadini del mondo che sono marionette, perché sono nelle mani di chi è marionetta già! Cittadini del mondo che sono marionette perché si lasciano andare abbandonandosi, al volere di altri, sperando sempre, che la loro sorte, cambierà! Cittadini del mondo che sono marionette, ma che hanno una coscienza che prima o poi spunterà! Cittadini del mondo che si sentono marionette, ma quando riescono a dare un significato a quelle marionette, non restano più ferme e crescono, crescendo contemporaneamente in loro la voglia di provare nella pelle di un Essere Umano come si sta!»48

Su questo argomento, così fondamentale, risulta utile la bellissima opera di Edmondo de Amicis Cuore49, un romanzo che ha come scopo quello di insegnare alle generazioni presenti e future della Comunità Internazionale le virtù civili: l’amore per la patria, il rispetto per le istituzioni, per i propri genitori e famigliari e la loro società, la dedizione al lavoro e con spirito di sacrificio, la carità, la pietà, l’umanità, l’umiltà, l’obbedienza.

Proviamo a riportare i personaggi di Cuore nel contesto attuale, a calare quelle storie ai giorni nostri: nel XXI secolo, possiamo immaginare che essi provengano da varie parti del mondo, e che potrebbero dare un forte spunto alla Unità tra le varie nazionalità a livello culturale.

Questo nuovo libro (immaginato dalla sottoscritta), dedicato principalmente ai ragazzi delle scuole elementari tra i 9 e i 13 anni, si potrebbe intitolare: “Diario d’un viaggio nel mondo: scritta da uno di quei migranti viaggiatori”, opera che potrebbe fornire consigli di stampo etico utili per il viaggio dei giovani.

Quest’opera, di portata universale e senza tempo, potrebbe aiutare la Comunità Internazionale a far crescere essere umani con un’anima nobile e pronti ad affrontare questo viaggio lungo e corto che è la vita; a sapere come comportarsi con gli altri viaggiatori, figli di muratori, viaggiatori più bravi e più belli, viaggiatori gentili, viaggiatori che non hanno preoccupazioni finanziarie in quanto appartenenti a famiglie ricche, viaggiatori cattivi, viaggiatori che appartengono ad una famiglia del sottoproletariato, viaggiatori “duri di comprendonio”, ma che supereranno le loro difficoltà grazie all’enorme impegno, che ne farà di loro i migliori del viaggio, viaggiatori figli di papà superbi e arroganti, viaggiatori invidiosi, viaggiatori figli di veterani di guerra, viaggiatori figli di rivenditori di legname, viaggiatori figli di erbivendole dalle braccia paralizzate, viaggiatori figli di genitori che hanno trascorso anni in prigione o che sono ancora in carcere, viaggiatori figli di immigrati, viaggiatori figli di fabbri ferraio, viaggiatori figli di genitori alcolizzati, viaggiatori figli di genitori violenti, viaggiatori figli di genitori tossico-dipendenti, viaggiatori figli di genitori ricchi, profondamente vanesi ma dotati di umanità e bontà, viaggiatori “sempre a trafficare” e continuamente impegnati in compravendite di vario tipo, viaggiatori dalla figura triste, che non hanno famiglia, viaggiatori che sono rimasti soli, viaggiatori che hanno perso i loro cari, viaggiatori di umili origini, viaggiatori figli di contadini, viaggiatori che vogliono risollevarsi dalla miseria, viaggiatori orfani che fanno i lavori più umili, viaggiatori che vivono in una famiglia numerosa e povera, viaggiatori che hanno genitori che per mantener la famiglia, lavorano giorno e notte, sottopagati rispetto le loro fatiche, ma che ripongono grandi speranze nei figli, tenendo molto ad una buona educazione, e che si augurano che, dopo la scuola, i loro figli trovino un buon lavoro che gli consenta di avere un futuro migliore, viaggiatori che aiutano ai loro genitori facendo dei piccoli lavori per guadagnarsi qualche soldo, incidendo negativamente sul loro rendimento scolastico, viaggiatori depressi che faticano ad andare avanti, viaggiatori che cadono ma si rialzano e continuano ad andare avanti, non arrendendosi mai alfine di raggiungere onestamente i loro obbiettivi, viaggiatori che hanno dei genitori o cari malati e che si occupano di loro amorevolmente, nonostante il pianto e le calde lacrime versate nell’apprendere il giudizio dei medici sulle loro condizioni di salute e che rimangono accanto a loro fino agli ultimi attimi della loro esistenza, viaggiatori che purtroppo frequentano cattive compagnie e si trovano ad essere loro stessi vittime di tali compagnie, viaggiatori che si mettono in viaggio al fine di raggiungere i loro cari emigrati in Paesi lontani per riuscire a lavorare, facendo viaggi lunghi, vivendo numerose peripezie, stanchi, affamati, senza soldi, che pur di non desistere dal loro intento, continuano il loro viaggio in condizione inumane per giorni o per anni per raggiungerli!

Un’altra opera contemporanea, che può essere molto utile alla Comunità Internazionale, affronta i temi della strutturazione della personalità, dello sviluppo dell’intelligenza sociale e delle relazioni umane; e ne deriva dagli studi dello psicologo clinico francese Dott. Guy Michel Franca Oltre i Confini del Pensiero. Fondamenti di Etica delle Relazioni Umane50 in cui vengono mostrati i vantaggi di un agire basato sul metodo dell’Etica delle relazioni umane. Le sue approfondite ricerche, derivanti da venticinque anni di studio e di applicazione, ci regalano un metodo che considera l’Etica come espressione dei valori universali appartenenti all’intero genere umano, a prescindere da qualsiasi contesto culturale e morale, e che propone la valorizzazione del potenziale unico e della creatività degli individui per ristabilire la centralità della persona e l’armonia con la società nella quale opera.

A prova di ciò, ovvero di quanto sia fondamentale per la Comunità Internazionale lavorare su quest’argomento, utile è la storia di seguito riportata, altamente educativa, che riguarda un paese, la cui tradizione richiama, da sempre, le grandi democrazie della Terra: gli Stati Uniti d’America. Questo fatto è accaduto in Florida, la notizia è stata riportata da moltissimi quotidiani del pianeta, col titolo in prima pagina: “Si rivedono dopo anni: lei è il giudice, lui è l’imputato”. Scoppiato in un pianto disperato quando si è reso conto che il giudice che doveva decidere della sua sorte era una delle sue più care compagne di scuola, come se il peso di ciò che aveva combinato gli fosse crollato improvvisamente addosso, l’imputato si è stretto la testa tra le braccia come per voler sparire. Una riunione51 di classe inaspettata avvenuta in uno dei luoghi più improbabili, un tribunale di Miami, in Florida. Il giudice, Mindy Glazer, presiedeva il caso di un uomo arrestato per furto con scasso. Scrutando bene l’imputato si è accorta che quella faccia non le era del tutto nuova: quell’uomo sul quale si trovava a decidere era proprio Arthur Booth, il bambino con cui aveva condiviso pomeriggi di studio e di gioco alla Nautilus Middle School. E così, quando ha chiesto se avesse frequentato quella scuola, Arthur ha spostato lo sguardo sul monitor, i suoi occhi sfavillanti, il sorriso aperto sulla sua bocca: quella era la sua amica, la persona con cui era cresciuto e con la quale non si sentiva da anni. Un secondo dopo, però, la vergogna ha preso il sopravvento: per l’umiliazione, ha nascosto la testa tra le braccia, accasciandosi sul banco e continuando a ripetere: «Oh mio Dio. Oh mio Dio». «È mia abitudine chiedere agli imputati cosa sia successo, signore – dice il giudice – Mi dispiace vederla qui». Poi, rivolgendosi all’aula, il giudice ha continuato: «Era il bambino più grazioso di tutta la scuola, il migliore di tutto l’istituto. Guardate adesso cosa gli è successo». Melissa Miller, una cugina dell’uomo, ha raccontato come la vita di Arthur sia stata rovinata dalla droga: ragazzo studioso, si era dedicato all’atletica prima di iniziare a drogarsi e cadere nel vortice del crimine. «È stato un incontro fortuito, speriamo che questa sia per lui una sveglia, uno stimolo per tornare sulla strada giusta». L’incontro tra i due vecchi compagni di scuola si è chiuso con un in bocca al lupo e un rinvio: per adesso Arthur rimarrà in carcere con una cauzione fissata a 44mila dollari.

 NOTE: 

 

47Questo paragrafo l’ho costruito ispirata nel testo di un articolo di Creativi Di Fatto, Psicologia: l’etica come arte di vivere felici, Il Fatto Quotidiano, 18 giugno 2014.

48Questo paragrafo l’ho costruito ispirata nel testo della canzone Manichini, un brano musicale composto ed interpretato dal cantautore italiano Renato Zero, è contenuto nei seguenti album: 1977 Zerofobia, 1981 Icaro, 2004 Figli Del Sogno – Live 2004 e 2008 Zero Infinito.

49Cfr. Edmondo de Amicis, Cuore,Treves, 1886.

50Cfr. Guy Michel Franca Oltre i Confini del Pensiero. Fondamenti di Etica delle Relazioni Umane, Edizioni Univ. Romane, 2014.

51Cfr. Video.repubblica.it, Lei giudice, lui in manette: l’emozionante incontro in tribunale degli ex compagni di scuola, 3 luglio 2015.

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